E’ il caso di dire che tanta acqua è passata sotto i ponti. Dal lontano 1984 il Circolo Canottieri Sabaudia ad oggi è diventato grande, grazie all’impegno dei soci e dei suoi fondatori. Ad iniziare da Antonio Di Criscienzo, Presidente oggi Onorario ma anche fondatore del Circolo, che in passato ha avuto anche 150 soci, ma che oggi gode di ottima salute con i suoi 60 soci ma tantissimi appassionati che lo animano. Da pochi giorni il Circolo Canottieri Sabaudia ha cardioprotetto la sua realtà, grazie alla consulenza di Simona Buono.
Come avete avuto il contatto con Simona? Perché proprio lei?
“Il nostro presidente Marcello Montanari stava pensando a dotare il Circolo di un defibrillatore, e noi siamo sempre stati d’accordo. Certo, fino ad oggi lo abbiamo sempre avuto ma mai di proprietà. Ce lo prestavano, e questo ci dava un senso di ansia, anche perché non abbiamo mai avuto episodi che ne consigliassero l’uso. Marcello è appassionato di internet e cercando fra i vari siti ha notato che il prodotto che poi abbiamo preso è all’avanguardia, il top nel settore, e il contatto con Simona è venuto naturale”.
Come vi siete trovati nell’acquisto del Defibrillatore?
“Sinceramente in modo ottimo. Simona è una grande professionista, e noi siamo felici perché anche se da anni avevamo l’intenzione di acquistarlo di fatto non avevamo mai deciso. Invece lei non solo si è dimostrata disponibile ma anche celere. Pensi che la nostra paura all’inizio erano i costi. Tutto falso, abbiamo deciso per una rata davvero molto bassa, abbiamo trovato questa agevolazione e abbiamo deciso di cardioproteggere la nostra struttura, considerando anche gli obblighi di legge”.
Come Circolo siete storici…
“Io sono fra i fondatori. Era il lontano 1984, facevo parte delle Fiamme Gialle e gareggiavo per la Canottieri Napoli. Quando abbiamo tolto le stellette ci siamo guardati in faccia io e alcuni amici appassionati. Nei Circoli militari non potevamo entrare e così, insieme, abbiamo realizzato questo desiderio. Di fatto è stato il primo circolo civile a Sabaudia, laddove prima non esistevano associazioni non militari. Volendo dar sfogo alla nostra passione abbiamo iniziato questa attività dapprima con poche cose, poi autofinanziandoci, senza scopo di lucro, piano piano per arrivare a oggi”.
Quali sono le attività che voi fate?
“Oggi abbiamo canoa, canottaggio, dragon boat, e anche canoa Polo serie A e attività per aziende e scuole. Siamo una realtà in grande movimento, facciamo corsi per giovanissimi, li mettiamo già in barca a 3 anni e ci sono pure quelli che vanno a 80. Il gusto è quello di trasmettere questo sport grazie all’amore per la natura”.
Come è venuta in mente l’idea di cardioproteggere il Circolo?
“Sono sincero: lo abbiamo dovuto fare per legge. Ma ora che è arrivato siamo ben contenti di averlo, nella speranza di non farne uso. Ci siamo accorti, sentendo i pareri in giro, che tutti pensano che non serva, invece bisogna averlo. Necessaria maggiore cultura del rispetto. E’ fondamentale e importante, bisogna fare pubblicità. I nostri soci ancora oggi non hanno avuto il tempo di vederlo, anche perché siamo presi dalle attività di corsi dalle 8 alle 20, però stiamo facendo informazione per i soci che ci sono. Per quelli che ritorneranno dalle vacanze la faremo e invieremo delle comunicazioni ufficiali. Fondamentale formare anche le persone per l’utilizzo del defibrillatore: al momento solamente il nostro Presidente Marcello Montanari ha effettuato il corso BLSD, ma a breve lo allargheremo ad altre persone”.