Fondamentale unire il benessere, con la prevenzione e soprattutto la cardioprotezione. Quasi un diktat per Stefano Correggia, Coordinatore del centro Active Club – Milano, che insieme ad un marchio prestigioso come Herbalife provvedono a dar risposte non solo sul piano della forma fisica, ma anche su quello dell’alimentazione.

Quanto è importante unire forma fisica e benessere con la prevenzione e la cardioprotezione?

“Nella nostra attività è molto importante, anche perché stiamo costantemente aumentando il numero di appassionati, e dunque oggi più di allora è fondamentale. Come in tutti i centri l’attività fisica è intenso, così come lo sforzo e l’impegno cardiovascolare, ed avere uno strumento che ti aiuta in caso di difficoltà credo sia di fondamentale importanza”.

Nel suo lavoro è difficile convincere le persone che frequentano i centri sull’importanza della cardioprotezione, oppure hanno già questa cultura della prevenzione?

“Convincerli? Le dirò sinceramente che le persone che frequentano le palestre non si rendono conto più di tanto. Magari non hanno questo tipo di campanello di allarme, forse perché non particolarmente sensibili. Basti pensare che abbiamo difficoltà nel richiedere anche il semplice certificato medico per l’attività sportiva, e la maggior parte delle persone non lo vuole presentare. Sbagliando”.

Voi unite non solo la forma fisica ma anche l’alimentazione. Quale è il tipo di lavoro che fate?”

“Il nostro è un concept totalmente nuovo, coniughiamo la nutrizione con l’attività fisica, e siamo i soli in Italia che fanno un lavoro così. Noi andiamo oltre i centri tradizionali, dove nessuno ti segue dal punto di vista nutrizionale. Noi da questa combinazione diamo ai nostri soci il massimo: qualsiasi obiettivo vogliano raggiungere la nutrizione, e l’integrazione con la forma fisica, è davvero importante”.

Un concept innovativo che per ora è solo a Milano?

“La base centrale è a Milano, abbiamo altri centri in Brianza, nella parte superiore della Lombardia. Ma, visto il crescente successo, l’idea è di estendere, possibilmente in tutta Italia. Nel centro di Milano frequentano almeno 200 persone, sono dei club piccolini, ma abbiamo una dozzina di persone dello staff di altissimo livello, che si occupano dal fitness all’alimentazione”

Come è nata la collaborazione con Simona Buono?

“Il nostro President’s Team di Herbalife  Alfio Bardolla, nonché imprenditore , scrittore di best-seller e professionista rinomato in tutto il mondo per i suoi corsi di formazione finanziaria personale in materia di trading, investimenti immobiliari e business, colui che ha dato vita e gambe al progetto dell’Active Club- Milano ha conosciuto Simona rivolgendosi a lei per avere più chiarezza sulla tematica della defibrillazione pubblica e all’ interno delle sue aziende . Circa un mesetto fa, Simona e’ stata invitata ai nostri eventi, e da subito mi ha dato l’impressione positiva di una persona dinamica, attiva, molto informata e davvero professionale”.

Portare il concept in Sardegna è un’idea o remota?

“Noi vogliamo farlo ma occorrono persone sul territorio che abbiano voglia di far questo. Ci vorrebbe un piccolo capitale, ma abbiamo bisogno di persone che portino avanti l’idea. Sono solo costi collettivi di fitness, si tratta di investimenti poco elevati e rendimenti – al contrario – molto elevati”.